Viviamo e lavoriamo in network (net-working, lavorare in rete) dall’inizio della nostra esperienza di studenti e lavorativa; creare relazioni, insieme alla competenza professionale, ci ha aiutato nel continuo a raggiungere i nostri obiettivi.

Concentrarci sul fatto che coltivare un network è un modo di lavorare, e non ciò che si fa "oltre" al lavoro, ci può cambiare alcune prospettive.

Nella vita ci siamo abituati a creare relazioni, secondo le caratteristiche personali, e a lavorare in aziende che spesso le creano per noi. Occupare una posizione strategica può voler dire accedere a società e persone influenti, almeno quanto la stessa azienda in cui si occupa la posizione. In questi casi la maggior parte del lavoro relazionale ci viene porto su un piatto d’argento, ci rende visibili e ci porta ad essere socialmente e personalmente tenuti in alta considerazione, ma non allena a sufficienza la nostra focalizzazione sulla creazione di nuovi e continui contatti.

Costruire relazioni professionali durevoli è un lavoro costante che richiede impegno, tempo e proattività.

La pandemia ha velocizzato e reso necessari nuovi modi di lavorare, quindi mettere da parte timidezza e orgoglio è un ottimo punto di partenza per costruire nel continuo nuove relazioni e un nuovo futuro professionale.

Il focus dell’articolo è sul network che creiamo come liberi professionisti o come imprenditori che personalmente si occupano di allargare nel modo più ampio possibile, ma anche durevole e selezionato, la propria rete di contatti.

Talvolta sottovalutiamo che un network, come ogni altra situazione professionale, ha le sue peculiarità, e osservarle in modo appropriato può aumentare di molto la nostra “capacità di fuoco”.

Avere buone relazioni personali, basate anche su esperienze lavorative passate vissute in comune, aiuta certamente a velocizzare il raggiungimento degli obiettivi, c’è però un modo più focalizzato per entrare in contatto anche con relazioni che ancora non conosciamo o che vorremmo conoscere, evitando la “chiamata a freddo”.

Tutte le associazioni sono utili e ci permettono di entrare in contatto con altri professionisti, di questi tempi è necessario però mirare gli obiettivi.

Entrare in associazioni a scopo benefico, se ci crediamo, è bello e importante, per avere un ritorno di visibilità è anche certamente utile, ma iscriversi con l’implicito obiettivo di raggiungere anche scopi professionali è uno spreco di impegno e di tempo, oltre che di onestà intellettuale. Non si persegue l'obiettivo dichiarato e ci si muove in situazioni borderline.

Più efficace è puntare dritti ai network che dichiarano di costituirsi con l’obiettivo di produrre business per i membri, lavorano per questo, ed eliminano gli imbarazzi del “Perché sono qui?”.

Anche Linkedin ha questo scopo specifico che lo differenzia dagli altri social network, è un network che nasce con l’intento di mettere in contatto tra loro i professionisti con esplicita presentazione del curriculum. Quindi l’intento è di parlare di lavoro, entrare in contatto con professionisti e gruppi che siano simili a noi o che rappresentino la nostra clientela target. Anche qui, come a molti eventi di networking, la presentazione a freddo, pur con frasi di circostanza, è meno efficace di una referenza ricevuta da un contatto che già conosciamo e di cui ci fidiamo.

E’ la fiducia che riponiamo in chi ci propone qualcosa che fa la differenza nella buona riuscita di un relazione e quindi di un accordo.

Facendo un passo in più, è nella espansione della fiducia (vogliamo chiamarla proprietà transitiva della fiducia?) che si aprono opportunità diverse e durevoli.

Per fare un esempio, hai mai pensato che un ex collega che stimi professionalmente ma con il quale non hai mai avuto un buon rapporto personale ti potrebbe chiedere di incontrare una persona di cui si fida? Cosa gli risponderesti? E se invece ti chiedesse qualcosa per lui?

Forse nel primo caso sì grazie, e nel secondo no grazie. Paradossalmente se ti proponesse qualcun altro e non se stesso sarebbe il primo passo per costruire la relazione con lui, perchè ti riconoscerebbe valore professionale.

La triangolazione della fiducia di fatto supera i limiti eventuali del rapporto diretto tra due persone che pure si stimano professionalmente, e apre spazi maggiori e più confortevoli nel proporre qualcuno.

E’ per questo che esistono network professionali che, basandosi sul concetto di fiducia che si crea con gli altri membri, ci consentono di essere presentati ad aziende e persone che nutrono fiducia negli altri membri e che ampliano in modo esponenziale i contatti cui possiamo avere accesso.

I clienti non sono i membri del network, ma le loro relazioni, a cui puoi essere presentato su tua richiesta, in modo naturale, una volta che sei riuscito a infondere fiducia nelle tue capacità professionali.

Si definisce Referral networking, il cosiddetto networking del "passaparola”.

Si tratta di network strutturati, con regole fisse di presentazione e di monitoraggio dei risultati, sistemi gestionali e app a disposizione dei soci, creano squadra e interesse ad aiutare gli altri nei propri obiettivi professionali. Le competenze ammesse sono diverse per i singoli membri, per creare sinergie ed evitare sovrapposizioni e zone grigie. Hanno un costo di entrata simile a quello di tutte le associazioni di categoria; il lavoro che sta dietro ad una organizzazione che funziona giustifica pienamente un costo fisso e chiaro da subito.

Se vuoi avere qualcosa dagli altri inizia tu per primo a dare. E’ un paradigma che cambia, rispetto al chiedere qualcosa per te. Impegnati a dare almeno quanto vuoi chiedere.

Essere proattivi e disponibili ad ascoltare gli altri e i loro bisogni, e al tempo stesso presentarsi in modo efficace e chiedere con precisione cosa si desidera e con chi si vorrebbe essere messi in contatto, spiegando i motivi e il proprio progetto imprenditoriale, aiutano la chiarezza e la focalizzazione sugli obiettivi.

Pensa ad una rete intorno a te che è lì per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi professionali, e, soprattutto, ad una rete sotto a te, che ti supporta nel continuo e che è felice del tuo successo!

Se pensi di non avere tempo per impegnarti in un network, prova a pensare a quanto tempo ti possa servire per impegnarti senza un network!